Nato a Washington, Jonathan Safran Foer è un narratore statunitense. Nel 1999 si è recato in Ucraina per condurre ricerche sulla vita del nonno ebreo. Da quel viaggio è nato Ogni cosa è illuminata (2002), romanzo rappresentativo, tra humour e disincanto, del muto dolore di tante storie di emigrazione, vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award. Un altro dramma sommesso della memoria è Molto forte, incredibilmente vicino (2005), divagazione di un ragazzo alle prese, tra foto di famiglia e altre reliquie, col ricordo del padre, vittima dell’attacco alle Torri Gemelle. Nel saggio Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? (2009) ha raccontato le motivazioni della propria scelta vegetariana. Da entrambi i romanzi sono stati tratti film. Nel 2007 è stato incluso nel Granta's Best of Young American Novelists. Tra gli altri suoi lavori ricordiamo: Eccomi (2016) e Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi (2019), tutti editi Guanda.
Nel 2023 vince il Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico.
Fonte immagine: casa editrice Guanda